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lunedì 6 maggio 2013

GIRO D'ITALIA 3 TAPPA : al milanese Paolini tappa e maglia rosa...






MARINA DI ASCEA - Un giovane di trentasei anni al Giro d'Italia. A Marina d'Ascea è il grande giorno del debuttante Luca Paolini, che conquista tappa e maglia rosa, arrivando all'appuntamento dopo aver speso la carriera tra le trappole del pavé e le pendenze dei muri del nord (quest'anno ha vinto anche la classichetta d'apertura delle Fiandre, la Omloop Het Nieuwsblad). "Sono incredulo", sono le prime parole di Paolini, che però in realtà l'attacco perfetto nella tortuosa discesa finale, lo aveva già disegnato nella mente. Il lavoro sempre presente della sua squadra (la Katusha) per evitare che la fuga di giornata prendesse dimensioni enormi, lasciava presagire qualcosa e si poi rivelato parte integrante del piano. "Ho affrontato questa tappa come se fosse una classica - Paolini rivela la sua ricetta semplice - non mi rendo ancora conto di avere preso la maglia rosa. La dedica è per mio padre che ha subito proprio oggi un'operazione".

Dalla bella storia di Paolini alle tante situazioni che si sono sovrapposte nel percorso attraverso il Cilento, splendido e carico di sapori. Attraversata ad esempio Pioppi, patria della dieta mediterranea e terreno di studio per il famoso nutrizionista Ancel Keys (uomo da copertina Time per intenderci) che qui si stabilì e che, particolare da non sottovalutare, campò un centinaio d'anni... Dalla tavola alla strada, nella lotta tra i big succede poco ed al tempo stesso tantissimo. Hesjedal soprattutto, ma anche Nibali, fanno capire a Wiggins,
con azioni più che altro dimostrative, che il Giro sarà meno controllabile rispetto all'ultimo Tour. Il 'Sir' comunque non si scompone e se la cava bene, proprio nel giorno in cui il ds del team, Dave Brailsford, annuncia che il leader alla prossima Grande Boucle sarà Chris Froome e che lui stavolta farà il valletto. E poi ancora, Evans ha classe e orgoglio: in ritardo nella cronometro a squadre, e sinceramente poco brillante anche in salita, in discesa dà tutto e prende bei secondi di abbuono giungendo secondo. Giornataccia per Michele Scarponi, che finisce a terra nel momento meno adatto: conseguenze fisiche nessuna, conseguenze morali e di classifica gravi, visti i bei secondi regalati agli avversari. "In due sono caduti davanti a me, istintivamente ho toccato il freno e sono andato a terra anche io. Peccato, ma non mi arrendo"

Frazione senza un attimo di sosta, caratterizzata per lunghi tratti da un drappello in fuga. In prima fila Taborre, l'ultimo a mollare, galvanizzato dalla maglia rosa che resta virtuale: "Peccato, ho sognato a lungo", si rammarica l'abruzzese. Con lui Boaro, Wauters, Pantano (a livello fonetico fa effetto sentire il nome associato alla salita), De Backer,  Bellemakers e Jackson Rodriguez. Una dei quelle azioni che possono raggiungere un margine di tranquillità per arrivare alla fine, a meno che... A meno che ci sia una squadra come il Team Sky che decide di difendere la maglia rosa di Puccio (che però si staccherà sull'ultima salita) e mantiene il margine in termini accettabili (massimo sette minuti).

Dopo il ricongiungimento, le prime scintille di questo Giro. La Garmin fa quello che non gli era riuscito a Ischia: azione collettiva, preludio ad un paio di stoccate di Ryder Hesjedal. Il vincitore dello scorso Giro prima prova in salita, quindi replica in discesa. Un trampolino di lancio che anche l'Astana prova a sfruttare, con puntura di spillo in salita di Nibali, scortato da Agnoli e Kangert. Agnoli tuttofare, importante anche a fare da stopper sul canadese. Wiggins dal canto suo non si scompone mai, evitando di replicare agli scatti rabbiosi, cucendo il piccolo margine con calma, aiutato dai suoi (in prevalenza Henao). In pratica, una frazione che qualcuno profetizzava per velocisti, ma che Cavendish, Gavazzi e compagnia non possono che osservare dalle retrovie, appannati dalla fatica. Arrivati in fondo, sono in pochi a potersela giocare, poi il giovane vecchio Paolini coglie l'attimo, come in una classica.

ORDINE D'ARRIVO DELLA TERZA TAPPA
1. Luca Paolini (ITA/KAT) 222,0 km in 5h43:50. (media: 38,7 km/h)
2. Cadel Evans (AUS/BMC) a 0:16.
3. Ryder Hesjedal (CAN/GRM) 0:16.

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