Il Napoli d'Europa colleziona un'altra figuraccia: dopo la debacle di
Eindhoven, gli uomini di Mazzarri beccano altri tre gol e vedono
complicarsi la qualificazione ai sedicesimi d'Europa League. Questione
di mentalita' e di scarsa attenzione, le seconde linee deludono ancora
una volta e solo l'ingresso di Cavani (un palo, il rigore del definitivo
3-1 e conclusioni nel finale) regala qualche sorriso. Il Dnipro di
Juande Ramos domina dal primo all'ultimo minuto, passa in vantaggio dopo
70" sfruttando le clamorose amnesie difensive sui piazzati della difesa
azzurra, mantenendosi al comando del girone F a punteggio pieno.
L'unica notizia positiva per il Napoli: il pari del Psv con l'Aik Solna.
Con soli due "titolarissimi" in campo (Gamberini e Zuniga), il Napoli
va a caccia del riscatto dopo la figuraccia di Eindhoven: Mazzarri si
affida al duo Insigne-Vargas ma l'avvio e' da incubo.
Sulla punizione di Rotan sfiora Seleznyov, Rosati non esce e Fedetskyi
anticipa tutti nell'area piccola e porta avanti gli ucraini. Dnipro in
vantaggio dopo poco meno di 70", altro gol su calcio piazzato subito
dagli azzurri. Il Napoli con Dzemaili, Insigne e Zuniga prova subito a
reagire: niente di trascendentale, tanto che Mazzarri s'infuria spesso
con i suoi. Cerca di dare la scossa il tecnico toscano, ma ad ogni
angolo del Dnipro e' allarme rosso in area, nonostante l'assenza del
bomber Kalinic. Poca intensita', al 23' gli ucraini sfiorano il
raddoppio: sinistro secco di Strinic, indisturbato, Rosati e' fuori
causa ma la palla sfila a lato. Sembra poco concentrato il Napoli,
svagato in alcuni suoi uomini (Mesto, Donadel) e affatto incisivo la'
davanti.Altri brividi per Rosati alla mezz'ora: spettacolare sforbiciata di
Seleznyov dopo spallata fallosa su Donadel, il Napoli resta a galla.
Ancora Rotan: alto. Al 38' il Napoli andrebbe sull'1-1 con Insigne, ma
e' tutto inutile: c'e' il fuorigioco di Fernandez sulla punizione di
Donadel.
Fuoco di paglia, il Napoli soffre maledettamente sui piazzati: poca
reattivita' dei difensori e di Rosati, e' sveltissimo invece Matheus
(tra i migliori sin li' assieme a Giuliano) in anticipo per il 2-0.
Potrebbe andare ancora peggio prima dell'intervallo: Fernandez da' una
testata in area a Seleznyov, se la cava con un giallo. E sull'angolo
Rosati evita il 3-0. Troppi errori e paure sugli assalti ucraini: il
copione resta lo stesso anche ad inizio ripresa, quando Mazzarri getta
nella mischia Cavani e Pandev (fuori Vargas, impalpabile, e Dossena),
con il passaggio al 3-4-1-2. Il Matador prova subito il guizzo, sinistro
debole, poi (11') palo pieno sul cross al bacio di Aronica. Sembra
cambiata la musica, Ramos fiuta il pericolo e lancia Kalinic, ed e'
proprio il croato a sfiorare il tris in contropiede (Rosati e' salvato
dal palo). Al 19' giochi chiusi: Matheus ubriaca Mesto, crossa per
Giuliano sul quale e' strepitoso Rosati, poi Zuniga stoppa male e regala
il pallone a Giuliano, tutto facile per il centrocampista e 3-0. Tenta
con l'orgoglio il Napoli di limitare il passivo: ottimo Lastuvka in
uscita su Mesto. Fedetskiy va ad un soffio dal poker, poi Cavani alla
mezz'ora subisce fallo da Mazuch in area e trasforma il penalty del 3-1.
Il Napoli tenta il forcing finale, trascinato da Cavani, ma il
risultato non torna mai in discussione.