Bradley Wiggins si ferma cinquecento metri dopo il
traguardo. Tossisce, si copre il collo per non prendere freddo. E poi
parla: "Le ultime 24 ore sono state difficili, ho una bronchite che non
mi dà pace e molti miei compagni hanno problemi simili. Spero che in 3-4
giorni la situazione migliori". Non è un buon segno per Sky, che di
leader ne ha più d'uno ma sul Baronetto aveva puntato buona parte delle
sue carte. Il traguardo a un soffio dalla diga del Vajont era ideale per
recuperare le forze, eppure... "Non sto bene, di sicuro in queste
condizioni è difficile e la corsa diventa ancora più dura. Però voglio
continuare a lottare, non mi arrendo".
EVANS CRESCE —
Le parole del gallese sono il cambiamento più importante nella
classifica generale. Un'ammissione più pesante del passo avanti di
Intxausti, ora nono a 4'05" da Nibali, al quarto giorno in maglia rosa.
La testa della classifica, quella del siciliano, è sgombra da cattivi
pensieri anche se Cadel Evans "non è un avversario di secondo piano. Ha
esperienza, regolarità, sa come affrontare tre settimane di corsa e sta
crescendo". Un cagnaccio, per usare la definizione più in voga nel circo
rosa.
- BATTUTO — A giochi fatti, con la premiazione che sta per cominciare, Daniel Oss usa il tono deciso quando insinui il dubbio della delusione cercando di interpretarne l'umore. Il trentino della Bmc ha appena concluso l'undicesima tappa del Giro d'Italia al secondo posto, fregato dal lituano Navardauskas a 5 chilometri dal traguardo. Ma la fierezza con cui risponde non può non far pensare alla dignità della gente che cinquant'anni fa ha dovuto sopportare l'insopportabile. "Cosa posso rimpiangere? Nulla. Sono sul podio di una tappa del Giro, quindi sono orgoglioso di quello che ho fatto. Certo, ci credevo perché sono uscito da una fuga di venti, però non sono uno scalatore e su questo arrivo non potevo fare di più".
LA MAGLIA ROSA —
Tutto liscio per la maglia rosa Vincenzo Nibali. "Oggi è stata una
tappa relativamente tranquilla, a parte qualche scatto nel finale. Tutto
sommato, molto bene - ha commentato -. Davanti non c'erano corridori di
alta classifica e abbiamo lasciato correre. Uran e Wiggins? Il Giro è
ancora lungo, un passo alla volta".
POSITIVO —
La giornata era iniziata con la notizia della positività del francese
Sylvain Georges all’Heptaminol, un vasodilatatore scovato dalle analisi
del laboratorio Wada di Roma in un prelievo effettuato al Giro lo scorso
10 maggio. Il corridore francese della AG2r non era partito questa
mattina, perché malato e non a causa di questa positività secondo la
versione della squadra. Che in ogni caso lo ha sospeso. Lontano dal Giro
la notizia di un'altra sospensione, quella del venezuelano Ubeto
Aponte, oggi alla Lampre-Merida ma non ancora sotto contratto con la
squadra al momento del controllo, datato 16 aprile, oggetto di una
procedura d'inchiesta dell'Uci per una potenziale violazione delle norme
antidoping.
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